lunedì 28 luglio 2025

Cronaca di un bosco cancellato: Monza taglia 25.000 mq di natura

Il bosco che verrà tagliato. Foto di Andrea Accattato

COMUNICATO STAMPA

Approvata giovedì 24 luglio dalla maggioranza di centrosinistra in Consiglio comunale a Monza la variante al PGT che prevede il taglio di un bosco di circa 25.000 mq, nonostante oltre 29.000 firme contrarie all’abbattimento. La raccolta continua.

Come previsto dalla legge - a suo tempo ignorata dall’Amministrazione Pilotto - è stata invece accolta la richiesta del Coordinamento di compensare da 2 a 5 volte l’area del bosco a rischio di taglio.

Continueremo a combattere contro questo e altri scempi ambientali di questa amministrazione, come abbiamo fatto anche con le precedenti.

Non è che l’inizio.

Con l’approvazione della variante al PGT nella serata del 24 luglio, la maggioranza di centrosinistra ha dunque dato il via libera all’eliminazione di un bosco di 25.000 mq.

Si sono registrate 4 astensioni e 3 voti contrari, tra cui quello della Lista Civica di Paolo Piffer, libera da condizionamenti di partito e di coalizione, e dalle decisioni del Sindaco, che stringe accordi prima che le decisioni urbanistiche (PGT) passino in Consiglio comunale - organo competente per legge (D.lgs. 267/2000, art. 42). Un possibile “eccesso di potere” da parte del Sindaco? A nostro parere, alla luce della legge 241/90 (art. 21-octies), tale “esercizio” si potrebbe addirittura considerare illegittimo.

Contornato in rosso il bosco che verrà tagliato

Dopo averlo a lungo negato, l’assessore all’Urbanistica Marco Lamperti ha dovuto ammettere che quello del Polo Istituzionale è un bosco, come confermato da esperti forestali. E che, nel caso in cui si decidesse di tagliarlo (come purtroppo stabilito), sarà necessario prevedere compensazioni da 2 a 5 volte l’area, come determinato dalla Regione e come previsto dalle normative vigenti.

Ma non era lui che dichiarava alla stampa che si trattava di un’area edificabile da sempre, composta solo da robinie “dannose per l’ambiente”?

Una volta quantificate le compensazioni, ampia è la discrezionalità su dove collocarle. Il Coordinamento ha chiesto fin da subito che, nel caso si procedesse con il taglio, le compensazioni venissero realizzate nelle adiacenze della stessa zona di Monza. Vedremo.

Nel frattempo, il bosco - pur grande, necessario, sano e soprattutto bene comune dei cittadini monzesi - non ha meritato, da parte della maggioranza in Consiglio comunale, alcuna riflessione o decisione a suo favore. Anzi, è stato condannato all’annientamento.

Un fatto lo dimostra chiaramente:
Negli elaborati tecnici per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), che hanno preceduto l’adozione della variante, così come in quelli della variante ora approvata, non si fa alcuna menzione della presenza del bosco! Si è preferito, in pratica, farlo sparire…

Inutile ricordare, infine, che la Consulta del quartiere Cazzaniga aveva chiesto all’Amministrazione, già nel marzo scorso, di organizzare un’assemblea pubblica di chiarimento. Il 24 luglio, in Consiglio, si è appreso che tale incontro si terrà solo a settembre - a variante ormai approvata. Una vera beffa.

Questa variante è un chiaro esempio di come l’attuale Amministrazione affronti i temi ambientali: con la distruzione dell’ambiente naturale, con l’indifferenza verso la tutela del verde e l’adattamento alla crisi climatica già in atto, e con il disprezzo per la partecipazione democratica dei cittadini.

IL COORDINAMENTO DI ASSOCIAZIONI E COMITATI DI MONZA

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