mercoledì 4 gennaio 2012

Bernareggio: il cemento al governo del territorio


Riceviamo da "Ecologisti e reti civiche di Bernareggio", "Società civile" e "PRC di Carnate – Bernareggio – Aicurzio – Ronco" il seguente comunicato stampa:

Ancora cemento e asfalto: non se ne può più !!
Il piano di governo del territorio della giunta PDL e Lega Nord, in barba a tutte le promesse elettorali, prevede:
- nuovo cemento per attività produttive
- abitazioni su aree verdi e agricole
- la realizzazione di un bitumificio altamente inquinante in un''area verde già ambientalmente compromessa dalla realizzazione della Pedemontana

Le aree agricole del nostro territorio, le ultime rimaste per ricordarci il ruolo che l’agricoltura ha avuto, e dovrebbe ancora avere, per tutti noi, subiranno un’ulteriore riduzione. Queste aree agricole dovrebbero essere tutelate in un PARCO, ma gli Amministratori di maggioranza continuano testardamente ad opporsi a questa doverosa scelta relegando Bernareggio ad essere l'unico paese, dal Lambro all'Adda, a non avere attuato questa soluzione.
Si tratta peraltro di aree che la Provincia di Monza e Brianza considera strategiche e da conservare.

Il nostro territorio ha già molti problemi, uno su tutti, lo scarso assorbimento delle acque meteoriche: con la nuova cementificazione, la situazione peggiorerà ulteriormente.
Importanti corridoi ecologici verranno interrotti e aree di sfogo, anche vicine al centro storico (vedi quella di via Gramsci) saranno irrimediabilmente compromesse

Il bitumificio a Villanova, (un impianto altamente inquinante !!) in un'area agricola, una scelta deleteria, che va ad aggiungersi al danno della realizzazione della Pedemontana. Un colpo di grazia al territorio e ai cittadini bernareggesi!

Non c’è tutela per il Paleoalveo unica risorsa del nostro territorio, un vero e proprio “fiume verde” ed ecologico ad ovest del paese. Area agricola ed elemento di connessione tra i confinanti parchi locali di interesse sovracomunale del Molgora e del Rio Vallone. Questa parte di territorio va protetta, invece la giunta Biella Emilio - Tornaghi Stefano non lo vuole fare!!

Non c’è tutela per l''area ad ovest della eventuale tangenzialina.
La colata di cemento e asfalto consentirà a decine di migliaia di veicoli di transitare giorno e notte, scaricando quintali di materiale inquinante che andrà a depositarsi nelle aree limitrofe. Per poter almeno limitare questo inquinamento, non si vuole neppure realizzare l’opera in un tunnel sotterraneo o in trincea con barriere protettive, in modo da salvaguardare i bimbi della Scuola Materna RODARI e gli abitanti a ridosso della stessa tangenzialina.

Questo ulteriore accanimento verso il consumo del suolo è inaccettabile!

Il patrimonio naturale e i terreni agricoli, negli ultimi anni sono già stati pesantemente ridotti, il tutto per costruire nuovi edifici, nonostante la presenza in paese, di un gran numero di appartamenti sfitti.

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