giovedì 22 novembre 2018
La ‘ndrangheta a Cantù
Giovedì 29 novembre 2018 l’incontro pubblico, organizzato dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, sulla presenza mafiosa in città
Un incontro pubblico per dibattere sulla presenza della ‘ndrangheta nel Canturino e in provincia di Como, ma soprattutto per trovare soluzioni per combattere la criminalità organizzata a Cantù. È questa, in estrema sintesi, la finalità dell'incontro dal titolo “La ‘ndrangheta a Cantù”, organizzato dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, che si terrà il prossimo giovedì 29 novembre alle ore 21 presso la sala dei convegni di Cantù (piazza Marconi).
La serata sarà introdotta dalla presentazione (a cura di Federica Beretta) dei dati raccolti durante la ricerca di monitoraggio sulla presenza mafiosa in Lombardia, effettuata dal Centro di Ricerca sulla Criminalità Organizzata dell'Università degli Studi di Milano, diretta dal professor Nando Dalla Chiesa; dati che riguardando da vicino anche la provincia di Como e il particolare Cantù. Particolare riferimento sarà dedicato alle azioni delle organizzazioni mafiose che gravitano intorno alle attività commerciali e di somministrazione della zona di Cantù e ai servizi legati alla ricezione del Comasco.
L’incontro vedrà la partecipazione della Commissione regionale Antimafia, istituita in seno al Consiglio Regionale, che sarà rappresentata dalla presidente Monica Forte, dal vicepresidente Alex Galizzi e dal commissario Angelo Orsenigo; vi sarà anche il consigliere regionale Raffaele Erba. I consiglieri presenti sono rappresentativi delle varie componenti politiche presenti in Consiglio Regionale.
Le finalità dell’incontro del 29 novembre sono così espresse da Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”: “L'incontro scaturisce dai pesanti contenuti dell’indagine condotta dalla DDA di Milano, che ha portato all’arresto di alcuni probabili esponenti locali della ‘ndrangheta accusati a vario titolo di voler mettere le mani su un pezzo dell'economia di Cantù, nello specifico il controllo della movida che interessa alcuni esercizi pubblici nel centro della città. L’indagine della DDA è sfociata nel processo da poco avviato presso il Tribunale di Como. Proprio la nostra associazione, in coincidenza con l’avvio del processo, aveva denunciato pubblicamente che in Tribunale si fosse presentato come parte civile un solo cittadino, mentre nessuna Istituzione, e in particolare il Comune di Cantù, si sia costituita come parte civile”.
Recentemente anche il Procuratore capo di Como, dottor Nicola Piacente, è intervenuto con un'intervista, ribadendo la necessità che le Istituzioni e la società civile si attivino per contrastare il fenomeno mafioso.
Conclude in tal senso Fumagalli: “Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare alla serata del 29 novembre: infatti l’obiettivo che ci proponiamo è quello di approfondire quello che succede in città, ma soprattutto trovare soluzioni per contrastare la presenza della criminalità organizzata a Cantù, facendo finalmente prevalere la legalità”.
Altre informazioni sul sito www.circoloambiente.org
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