A marzo torna la Rassegna contro le mafie "4 colpi alla 'ndrangheta", organizzata dal Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", in collaborazione con ben 6 Comuni e Biblioteche: Alzate Brianza, Cabiate, Carugo, Inverigo, Lurago d'Erba e Mariano Comense.
Com’è noto, purtroppo la presenza delle mafie, e in particolare della ‘ndrangheta, è diffusa anche in provincia di Como e nella Brianza comasca.
Pertanto parlare di mafie e di ‘ndrangheta nel nostro territorio è un dato di fatto. E non si tratta solo dei recenti ‘fatti di Cantù’, che hanno portato alla condanna in primo grado di alcuni esponenti della ‘ndrangheta locale. Vi sono molte altre inchieste condotte dalla Magistratura ad attestare la penetrazione mafiosa nella nostra provincia.
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La ‘ndrangheta in provincia di Como e nella Brianza comasca
Nella recente Relazione semestrale, la DIA (Direzione Investigativa Antimafia) ha descritto quella di Como come la seconda provincia nel Nord Italia (dopo quella di Torino) per densità mafiosa, in cui si contano addirittura 7 ‘locali’ della ‘ndrangheta “operative sul territorio”. Infatti la DIA ha rivelato che «L’azione di contrasto di magistratura e polizia giudiziaria conferma l’operatività, nella provincia di Como, dei locali» di ’ndrangheta «di Erba, Canzo-Asso, Mariano Comense, Appiano Gentile, Fino Mornasco, Cermenate e Senna Comasco».
Sempre dalle indagini giudiziarie emerge il coinvolgimento della nostra provincia anche in inchieste sul traffico illecito di rifiuti con due distinte inchieste. Una che ha portato all’arresto di 11 persone «responsabili di aver smaltito illegalmente 14mila tonnellate di rifiuti» con perquisizioni in «impianti di trattamento rifiuti nella provincia di Como», e l’altra che ha portato all’arresto a Erba di «uno dei promotori» di un traffico «illecito di rifiuti ed inquinamento ambientali», un personaggio «figlio di un esponente» della ’ndrangheta «coinvolto nell’operazione Infinito» del luglio di dieci anni fa.
La Rassegna “4 colpi alla ‘ndrangheta” a marzo 2020
Proprio per saperne di più della presenza mafiosa nel territorio della Brianza comasca e per conoscere come le mafie si muovono a livello nazionale, è stata organizzata la Rassegna dal titolo "4 colpi alla 'ndrangheta", una serie di quattro incontri, in cui si dibatterà su: “Come agiscono le mafie nei territori: ambiente, economia e società”. Alla Rassegna interverranno esperti, magistrati, scrittori e giornalisti, chiamati ad esporre le loro esperienze e conoscenze nella lotta alle mafie.
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Si parte giovedì 5 marzo a Cabiate con l’incontro dal titolo "Le imprese della ’ndrangheta in Calabria e in Lombardia", in cui si parlerà sia della presenza della ’ndrangheta nella terra di origine, la Calabria appunto, che della penetrazione mafiosa nel sistema imprenditoriale lombardo.
Il secondo appuntamento è fissato per venerdì 13 marzo a Carugo, sul tema "Le donne che fanno tremare la 'ndrangheta", in cui si discuterà del ruolo femminile nella mafia calabrese, tra testimoni di giustizia e omicidi efferati a carico delle donne di famiglie ‘ndranghetiste.
La Rassegna proseguirà poi giovedì 19 marzo a Alzate Brianza, con l’incontro dal titolo "Le mafie nel piatto: agromafie, caporalato e cibo tossico", che proporrà il tema mafie-agricoltura-cibo, trattando la questione del caporalato e dell’illegalità mafiosa nella produzione alimentare, ovvero del rapporto cibo-criminalità.
Il quarto ed ultimo momento della Rassegna sarà giovedì 26 marzo a Mariano Comense e tratterà un tema di scottante attualità, ovvero “I traffici illeciti di rifiuti in Lombardia e in provincia di Como", in cui si discuterà di illegalità criminale nel traffico dei rifiuti, tra roghi e depositi abusivi, che hanno interessato la Lombardia e anche la nostra provincia.
Gli incontri del 19 e 26 marzo 2020 sono inseriti anche nell’ambito del progetto dal titolo “Como futuribile”, che vede come capofila l’Arci di Como, a cui hanno aderito altri sodalizi, tra cui il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”. Il progetto ha per tema la ‘sostenibilità’, che si articola anche attraverso giustizia e legalità, ed è finanziato dal Bando di Volontariato di Regione Lombardia.
Altre informazioni sulle iniziative si possono trovare sul sito www.circoloambiente.org
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