lunedì 15 settembre 2025

Confine Meda–Seregno: la rotonda di Pedemontana mette a rischio il quartiere Ceredo


Nei giorni scorsi abbiamo parlato del progetto della nuova rotonda prevista tra via Einaudi e via Wagner (cliccare qui). Si tratta di un’opera inserita nel quadro dei progetti complementari alla Pedemontana, ma che sarà realizzata direttamente dai Comuni di Meda e Seregno.

Il progetto della rotonda. Via Einaudi è indicata a senso unico

Dalla documentazione emerge un aspetto tutt’altro che marginale: il tratto di via Einaudi compreso tra via Cadore e via Wagner è previsto a senso unico in direzione nord.

Oggi questa configurazione non crea particolari problemi, perché la tangenziale Meda–Seregno non è ancora attiva. Ma nel momento in cui verrà aperta, la situazione cambierà radicalmente: chi da Seregno vorrà immettersi sulla tangenziale sarà costretto ad attraversare il quartiere Ceredo, con un inevitabile aumento del traffico locale.

Il flusso del traffico con via Einaudi a senso unico
Il flusso del traffico con via Einaudi a doppio senso

Vale la pena ricordare che la tangenziale stessa è contestata sia dai residenti del quartiere Ceredo sia dall’amministrazione comunale di Seregno, che temono un incremento della circolazione. Al contrario, è sostenuta dall’amministrazione di Meda, che punta a ridurre i flussi interni al quartiere Polo. In questo contesto, i due Comuni – nel tentativo di anticipare Pedemontana – si sono assunti direttamente la progettazione e la realizzazione della rotonda.

E qui sta la contraddizione più grave: chi dovrebbe conoscere meglio il territorio e le sue dinamiche viabilistiche sembra non averle considerate affatto.

Ecco perché il ritardo nell’apertura del cantiere potrebbe avere un risvolto positivo: offre la possibilità di rivedere il progetto e trasformare via Einaudi in doppio senso nel tratto compreso tra via Cadore e via Wagner, così da evitare che Ceredo diventi un corridoio obbligato di attraversamento.

Per questo motivo rivolgiamo un appello diretto al Comune di Seregno, che ha in carico la progettazione: è necessario correggere questa scelta e aprire subito un confronto con il Comune di Meda per concordare la modifica.

Allo stesso tempo, invitiamo i residenti del quartiere Ceredo a farsi sentire: attraverso petizioni, osservazioni formali o incontri pubblici con l’amministrazione. Solo con una partecipazione attiva dei cittadini sarà possibile ottenere un progetto più equilibrato, che tuteli davvero la qualità della vita e non trasformi il quartiere in un semplice asse di attraversamento.

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