sabato 23 dicembre 2023

La vicenda del WWF Lombardia e Pedemontana indebolisce chi contrasta l'autostrada


Abbiamo ricevuto un comunicato stampa firmato da diverse liste civiche e gruppi ambientalisti dei comuni che saranno interessati dalla tratta B2 di Pedemontana. Il comunicato evidenzia la controversa vicenda del coinvolgimento del WWF Lombardia nell'evento promozionale di Pedemontana a Meda il 15 dicembre 2023. L'intervento di Gianni Del Pero, delegato del WWF Lombardia, ha suscitato critiche e polemiche da parte di gruppi ambientalisti locali contrari al progetto autostradale.

Del Pero ha dichiarato che il WWF si è proposto come associazione ambientalista per controllare la realizzazione di Pedemontana, generando perplessità tra gli attivisti. La dichiarazione sembrava suggerire una rappresentanza più ampia di quanto fosse, cercando forse di accreditare il WWF come unico rappresentante competente delle voci ambientaliste del territorio. In risposta alle critiche, Del Pero ha chiarito che il WWF è stato invitato da Pedemontana e seguirà i lavori di bonifica, sollevando ulteriori perplessità sulla sua posizione nei confronti dell'opera.


Gruppi ambientalisti locali hanno contestato il ruolo del WWF e la sua presenza all'evento di Meda, considerandola poco opportuna e un tentativo di accreditarsi presso le istituzioni come unico rappresentante delle voci ambientaliste, senza un chiaro mandato da parte dei gruppi contrari a Pedemontana. La vicenda evidenzia tensioni e divisioni tra il WWF Lombardia e altri gruppi ambientalisti locali.

I gruppi, tra cui Sinistra e Ambiente - Impulsi di Meda, Legambiente circolo "Laura Conti" Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio, Comitato Ambiente Bovisio, stanno definendo una strategia per affrontare la situazione. La questione di Pedemontana rimane al centro del dibattito, e la posizione del WWF Lombardia è oggetto di polemiche che potrebbero indebolire la posizione complessiva di chi si oppone all'autostrada Pedemontana.

 

Da parte nostra, ci uniamo all'appello di una nostra lettrice che, in un commento (cliccare qui), chiede alle associazioni ambientaliste di ritrovare l'unità di azione per contrastare più efficacemente la costruzione di Pedemontana.


Il testo del comunicato stampa


PEDEMONTANA: L'AGIRE INCONDIVISIBILE DEL DELEGATO DEL WWF REGIONALE CHE HA GENERATO MOLTE CRITICHE

Il 15/12/2023, a Meda il ministro Salvini, il presidente di Regione Lombardia Fontana, l'assessore alle infrastrutture Terzi, il presidente di APL Roth, l'ad di CAL Arnoldi e l'ad di Webuild Salini, hanno imbastito uno spettacolo mediatico per raccontare la favola di Pedemontana, autostrada a dir loro necessaria, utile e rispettosa di ambiente e territorio. Una narrazione surreale che ha ripetuto uno schema già noto e che è stata già smontata dettagliatamente da chi ne contrasta il completamento.

All'evento mediatico che serviva esclusivamente a fare propaganda all'avvio dei cantieri (non c'è una data), c’era anche il delegato WWF Lombardia nonché geologo Gianni Del Pero che ha dichiarato alle telecamere del TGR: "ci siamo proposti come associazioni ambientaliste per un controllo, un presidio territoriale che consenta di realizzare l'opera con il miglior impatto possibile sul consumo di suolo e i rischi sanitari legati alla diossina"  generando perplessità e molte critiche da parte dei gruppi ambientalisti delle aree dove è previsto il passaggio dell’autostrada, da sempre oppositori dell’infrastruttura e ancora impegnati nel contrasto al suo completamento.

Già nella parte iniziale della dichiarazione resa al TGR c'è una grave scorrettezza e cioè il lasciare intendere di rappresentare più associazioni e gruppi ambientalisti, fatto che non corrisponde alla realtà dal momento che non c'era e non c'è alcun mandato da parte di quei soggetti che lavorano, da tempo, anche in rapporto con le istituzioni, su tutte le criticità della B2 (bonifica inclusa), della C e della D breve.      

Come tutti coloro che sui social hanno commentato, non intendiamo sottostimare o fingere di non vedere quel che è successo.
La partecipazione del delegato del WWF allo "show" medese appare poco opportuna e sembra avere come obiettivo quello di accreditarsi presso le istituzioni, APL e CAL, come "rappresentante responsabile e competente" di tutte le voci ambientaliste del territorio, a loro insaputa.
Il crescere delle critiche ricevute, ha portato il rappresentante del WWF Lombardia a precisare in una risposta ad un secondo post del blog BrianzaCentrale che "nel 2023 Pedemontana ha invitato il WWF a dire la sua ed ha espresso disponibilità che suoi rappresentanti seguano i lavori di bonifica e si confrontino nella fase finale della progettazione esecutiva".
L'evento di Meda è stata dunque un'occasione propedeutica a proporsi e ad accettare un ruolo in quelle che saranno le attività della Bonifica sulle aree contaminate dalla diossina TCDD.
Una proposta che la soc. APL, a mezzo stampa (Il Giornale di Seregno 17/10/2023), aveva indirizzato poco tempo fa proprio ai gruppi ambientalisti, che stanno contrastando il completamento dell'infrastruttura.

Da "Il Giornale di Seregno" del 17/10/2023

Una proposta pericolosa su cui si rischia di finire imbavagliati e con poche o nulle possibilità d'interazione. Proprio per questo, i gruppi cui era indirizzata, non hanno dato seguito alla sollecitazione di APL.

Del resto c'era già un precedente quando lo stesso geologo del Pero era stato incaricato dai sindaci della tratta B2 di seguire per loro la stesura del Progetto Operativo di Bonifica, poi divenuto Piano Operativo di Bonifica.
Fu proprio in quella fase dove le poche richieste avanzate dai Comuni non vennero accettate da APL e dove, per l'ambiguità tra ruolo professionale e ruolo di sedicente portavoce degli ambientalisti, registrammo le maggiori difficoltà ad entrare in possesso delle documentazioni ufficiali, tanto da dover ricorrere ad accessi agli atti tramite alcuni Consiglieri Regionali.
Memori di questo, gli ambientalisti e le liste civiche locali che intendono seguire e controllare le fasi della Bonifica, stanno definendo una strategia che è stata recentemente esplicitata in un incontro con i sindaci e ARPA Lombardia chiedendo loro momenti collegiali includenti di informazione e confronto. Presto ne scriveremo.
Un' impostazione ben differente dalla scelta, attuata in totale isolamento dal WWF Lombardia o meglio, da chi lo rappresenta che con un agire spregiudicato, ha pensato bene di scavalcare tutti, proponendosi come unico referente per il ruolo e l'attività sulla bonifica.
Un agire che non si può condividere perchè arrogante, sgradevole, pericoloso e solo funzionale agli obiettivi di APL, oltretutto in posizione di debolezza poichè non supportato dall'adesione e dalla delega di rappresentanza dei gruppi ambientalisti, dei comitati e delle liste civiche che si stanno occupando della partita Pedemontana.

I gruppi ambientalisti e le liste civiche della tratta B2 di Pedemontana:
  • Sinistra e Ambiente - Impulsi di Meda
  • Legambiente circolo "Laura Conti" Seveso
  • Seveso Futura
  • Passione Civica per Cesano
  • Altra Bovisio
  • Comitato Ambiente Bovisio 

 

Rassegna stampa


10 commenti:

  1. Gianni Del Pero - WWF24 dicembre 2023 alle ore 11:58

    ...dall'odio non nasce mai niente, auguri di amore, pace e serenità.

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    1. Ti consigliamo la lettura di queste riflessioni. Sicuramente ne potrai trarre giovamento.

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  2. Gianni Del Pero, fare la vittima non serve. Il comunicato dei gruppi è chiaro.

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  3. Ho letto sul Giornale di Seregno dello scorso 19 dicembre che Gianni Del Pero, Presidente del WWF Lombardia, ribadirà a Pedemontana la richiesta per limitare al massimo il consumo di suolo e gli scavi nei comuni di Meda, Seveso, Cesano e Desio, che hanno ancora al loro interno la stessa diossina prodotta dall'incidente del 10 luglio 1976.

    Chiedo: "I possibili impatti verranno davvero ridotti? Oppure, come spesso accade, le raccomandazioni fornite non saranno sufficienti? Chi lo verificherà? In altre parole, chi validerà il successo o il disastro socio-ambientale del controllo dei lavori di Pedemontana?"

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    1. Grazie per il tuo interessante commento e le domande pertinenti riguardanti le preoccupazioni delle associazioni ambientaliste contrarie all'infrastruttura e la loro possibile partecipazione a una commissione di controllo ambientale per l'opera di Pedemontana.

      Sinceramente, è difficile darti una risposta chiara, poiché per quanto riguarda la definizione delle regole, è compito delle autorità competenti, che possono includere enti governativi a livello locale, regionale o nazionale, stabilire norme e regolamenti che disciplinino il processo di costruzione e gli standard ambientali. Tuttavia, sono proprio questi enti che desiderano realizzare l'autostrada, e negli ultimi anni, considerato il costo nella realizzazione dei tratti iniziali, sembrano cercare di risparmiare. Per questo motivo, diventa difficile credere che questi enti vogliano coinvolgere la partecipazione pubblica e le organizzazioni ambientali nella definizione di tali regole per garantire che siano complete, eque e rispecchino le preoccupazioni della comunità.

      Inoltre, sussiste il dubbio che ci sia un'indipendenza effettiva delle organizzazioni indipendenti, specialmente considerando le preoccupazioni sollevate da molte associazioni ambientaliste. La logica suggerisce che per mitigare il rischio di influenze indebite, dovrebbe essere stabilito un sistema di controllo rigoroso e trasparente. Le organizzazioni indipendenti potrebbero essere soggette a procedure di verifica dell'indipendenza, e i loro rapporti e conclusioni dovrebbero essere resi pubblici per consentire una verifica esterna. Tuttavia, date le premesse, è molto difficile che ciò avvenga.

      Sicuramente, il Presidente del WWF, che si è proposto di partecipare a questa commissione di controllo, potrebbe fornire delle risposte più esaustive. Attendiamo con interesse di sentire cosa avrà da dire in merito a queste importanti questioni.

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    2. Ringrazio Tommaso per avere segnalato questo articolo che mi era sfuggito ma che invito a leggere augurandomi che in questo caso le mie dichiarazioni siano lette e non interpretate "Ribadiremo a Pedemontana le nostre richieste per limitare al massimo il consumo di suolo e gli scavi dei terreni nei Comuni di Meda, Seveso, Cesano e Desio, che hanno ancora al loro interno la stessa diossina prodotta dall’incidente del 10 luglio 1976». L’obiettivo è trovare una soluzione per scavare meno e creare minore impatto di polveri con diossine aerodisperse. «Sono ancora possibili modifiche del progetto che tengano conto delle nostre richieste», conclude con ottimismo.

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    3. Grazie per le risposte. Spero che continuiate a mantenere viva la pressione su questo argomento e che venga data la massima pubblicità alle proposte (del WWF o di altri) e a quanto si è riusciti ad ottenere.

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    4. Gianni Del Pero - WWF3 gennaio 2024 alle ore 15:51

      Grazie a te Tommaso per l'attenzione che manifesti. Per parte nostra continueremo senz'altro con coerenza nelle azioni per contenere l'impatto di Pedemontana e informeremo anche tramite questo stimato blog come facciamo da almeno 15 anni

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  4. Gianni Del Pero - WWF1 gennaio 2024 alle ore 15:27

    Commento del 2017 che dopo 7 anni confermiamo integralmente: Insieme in Rete ha scelto sin dalla sua fondazione, dieci anni fa, di "sporcarsi le mani", partendo da una posizione chiara di contrasto all'inutile, impattante, dannosa e costosa Autostrada Pedemontana e agli interventi ad essa connessi.
    Ci siamo confrontati con i progettisti e seduti al tavolo della progettazione, abbiamo incontrato i soggetti tecnici e politici coinvolti (APL, ARPA, livelli tecnici di Regione e Provincia di Monza, CAL, Regione Lombardia fino all'Assessore Boni, Provincia di Milano assessori Ponti e Mezzi, Provincia di Monza fino al presidente Allevi, Provincia di Como e di Varese, comuni delle tratte B1 e B2, e questi ultimi in particolare, con azioni anche legali condivise). Ed abbiamo ottenuto diversi ripensamenti dal progetto preliminare al definitivo (eliminazione della strada di arroccamento tra le tratte B1 e B2, riduzione delle 11 corsie di marcia previste). Nelle successive fasi progettuali abbiamo ottenuto la riduzione della superfici dedicate a mega impianti di distribuzione carburanti, abbiamo agevolato l'adozione dell'opzione in rilevato per il Bosco violentato della Moronera, abbiano ottenuto il ridimensionamento, l'ottimizzazione ed il riposizionamento delle vasche di laminazione e la riduzione delle interferenze con le emergenze idrogemorfologiche del vimercatese. Abbiamo salvato il Bosco delle Querce dagli sbancamenti di "catteneiana" ispirazione (l'incontro con Infosini e Allevi fa parte dell'Epica di Insieme in rete).
    Abbiamo ottenuto il rispetto delle regole, imponendo la caratterizzazione sulla tratta B2 interessata dalla ricaduta della diossina Icmesa_Meda 1976.
    Abbiamo chiesto il risarcimento ambientale per la violenza perpetrata da Pedemontana, ma qui non siamo ancora arrivati all'obiettivo.
    Non abbiamo fatto la scelta di essere inutilmente antagonisti, di sentenziare dall'Aventino, di ergerci a sterili paladini dell'idealità... ed a non essere completamente assorbiti dal gorgo mediatico per il quale basta comparire su un giornale locale, o sparare qualche slogan in eventi estemporanei, per non avere crisi di identità.
    La nostra identità è chiara, la nostra volonta' pure. Ci siamo sporcati le mani e ne è valsa la pena.
    Cè ancora molto da fare ma per ottenere qualcosa dobbiamo sfruttare tutte le occasioni che ci vengono offerte o che ci creiamo per contrastare efficacemente l'avanzata del nulla pedemontano.

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    1. Grazie per il tuo intervento che ci ha stimolato ulteriori riflessioni che abbiamo pubblicato in un nuovo post: Pedemontana "divide et impera": cinque domande al WWF. Pubblicheremo volentieri le tue risposte.

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