Seregno - Nel post C'era una volta il Parco Brianza Centrale abbiamo pubblicato l'interpellanza che la consigliera Giuseppina Minotti (FdS) aveva presentato in merito alla deliberazione di adozione della variante n.2 al Piano Particolareggiato del PLIS Brianza Centrale. Tale variante modificando le Norme Tecniche di Attuazione consentono l'edificazione, all'interno del Centro Sportivo S. Giovanni Bosco sito nel Parco 2 Giugno alla Porada, di un centro servizi con spogliatoi per campi sportivi ed attività oratoriali per complessivi 700 mq di copertura per un'altezza di 7 m.
Nel sito del Comune di Seregno è stata pubblicata la risposta data dal Sindaco Mariani e dall'Assessore Sambruni.
Per una comodità di lettura la riproponiamo a mo' di intervista.
DOMANDA. Perché non si opera attraverso una convenzione come in genere si fa quando non si ha “un diritto” a costruire ma solo una “concessione” e le due parti concordano in modo da ottenere vantaggi reciproci. Quale sarebbe in questo caso il vantaggio collettivo?
RISPOSTA. Si premette che la deliberazione di adozione della variante n.2 al Piano Particolareggiato del PLIS Brianza Centrale, è una variante urbanistica e pertanto in quanto tale non autorizza direttamente interventi edilizi: nel caso in oggetto in cui si prevede l'individuazione di un area di concentrazione fondiaria a Nord della Via Wagner (nel parco 2 Giugno), per poter edificare dovrà essere richiesto un permesso di costruire convenzionato, così come previsto dalle norme vigenti del Piano Particolareggiato del PLIS. In tale convenzione potrà essere valutato, ad esempio, la richiesta di cessione di aree per percorsi ecologici, piste ciclabili ecc.
D. Perché non si prevede, magari all’interno della convenzione di cui sopra, il completamento dell’allineamento stradale della via Wagner con la creazione della pista ciclabile fino alla rotonda di Meda?
R. Si potrà valutare il proseguimento della pista cíclopedonale fino alla rotatoria con il comune di Meda in seguito ad analisi tecniche più dettagliate che tengano conto dell'effettiva sezione stradale disponibile (in particolare in corrispondenza della proprietà privata azzonata in BP1) ed il relativo innesto con la rotatoria.
D. Sono state valutate altre ipotesi (magari a lato della casa denominata BP1 o altre ancora) meno invasive oppure si procederà all’approvazione della variante sotto dettatura della Parrocchia?
R. L'area di concentrazione fondiaria è stata localizzata in corrispondenza di fabbricati esistenti di cui è prevista la demolizione, inoltre è funzionale al vicino parcheggio nonché all'ingresso del parco con le relative piste ciclabili di collegamento. L'eventuale localizzazione più a ovest in adiacenza all'area privata azzonata in BP1, oltre ad essere meno funzionale avrebbe comportato la soppressione di un campetto di allenamento.
D. E’ stato valutato l’impatto visivo dell’opera?
R. Per l'impatto visivo/paesaggistico, non è al momento possibile fare valutazioni in merito, in quanto trattasi solo di variante urbanistica. In ogni caso si evidenzia che il permesso di costruire dovrà essere sottoposto alla commissione edilizia per la relativa valutazione sull'impatto paesistico ambientale (come previsto dalle "Prescrizioni generali" delle NTA del Piano Particolareggiato).
D. E’ stata valutata la capienza dei parcheggi esistenti oppure ci troveremo tra un po’ a doverne realizzare di nuovi ovviamente su terreno pubblico?
R. Le attività che si andranno a svolgere nella nuova struttura sono sostanzialmente le medesime che vengono svolte ad oggi: si ritiene pertanto che i parcheggi esistenti siano sufficienti.
D. Perché nella richiesta di variante si fa cenno ad una destinazione oltre che sportiva anche per improbabili “attività oratoriali”? Assomiglia stranamente al pretesto che la chiesa cattolica accampa quando si tratta di eludere l’ICI …
R. Si specifica che l'area in oggetto è destinata dal vigente PRG come S/CR5 “zone per servizi e attrezzature di interesse collettivo – centri oratoriali” e del Piano particolareggiato del PLIS come zona 2 “Parchi urbani, attrezzature sportive e ricreative”. Le destinazioni previste dalla variante n.2 del PLIS non fanno altro che riproporre le destinazioni già previste dagli strumenti di pianificazioni vigenti.
D. Come siamo messi con gli oneri di urbanizzazione?
R. In merito agli oneri di urbanizzazione, le opere di interesse pubblico non sono soggette alla corresponsione.
D. Che fine faranno le piante che attualmente ci sono (ignare della loro sorte) nell’area di futura edificazione?
R. In seguito alla presentazione del permesso di costruire sarà possibile valutare l'esatta collocazione dell'immobile e la conseguente necessità di abbattere delle alberature. Nel caso di abbattimenti il regolamento edilizio prevede al Titolo VIII art. 3.5 la messa a dimora di nuovi esemplari in sostituzione di quelli abbattuti. Inoltre, come previsto dalla modifica al regolamento edilizio di cui alla delibera di C.C, n. 134/2008 – art. 6 “ per le nuove costruzioni è prevista la piantumazione... in ragione di un albero ogni 300 mc da edificare”.
D. Secondo lei questa frase: "Il verde pubblico (e con esso intendiamo sia parchi e giardini che terreni agricoli e zone piantumate e/o boschive) non dovrà essere minimamente "eroso" da nuove edificazioni o da opere che ne possano compromettere l'attuale natura", tratta dal suo programma elettorale come candidato sindaco di Seregno, è o non è in evidente contraddizione con la delibera che la sua giunta si appresta ad approvare?
R. Alla luce di quanto sopra esposto si ritiene rispondere negativamente al quesito dell'interpellanza.
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