Nonostante i tutto i Sindaci si sono resi conto che tale operazione era molto dubbia e quindi hanno votato contro quella ipotesi, anche in relazione al pronunciamento dell'Autorità Garante, che ha dato ragione al ricorso del Comitato Beni Comuni MB.
Comunicato stampa del Comitato Beni Comuni MB
12 DICEMBRE 2012, DOPO IL PRONUNCIAMENTO DELL'AGCM UNA ULTERIORE SCONFITTA PER LA CASTA DELL'ACQUA BRIANZOLA.
Il 12 dicembre 2012, ci risulta che finalmente i 29 Sindaci soci di Alsi abbiano aperto gli occhi. Finalmente i Sindaci hanno compreso che Brianzacque ha ottenuto un affidamento senza avere i requisiti.
L'assemblea di ALSI ha respinto la proposta della casta dell'acqua che voleva utilizzare l'operazione di distribuzione delle riserve per far sì che venissero retrocesse le quote di Brianzacque, facendo in modo che i comuni divenissero proprietari di Brianzacque illegittimamente (come chiarito dall'AGCM). I comuni potranno disporre delle riserve distribuite e in un secondo momento utilizzarle con il legittimo affidatario.
I legittimi affidatari non possono che essere Alsi Spa e Idra Patrimonio Spa. Non vi è altra strada che quella dell'affidamento ad Alsi e l'erogazione dell'attività tramite la controllata Brianzacque.
Nessuna gara è necessaria e nessun altro adempimento che quello dell'affidamento da parte della Azienda Speciale ATO MB a Alsi Spa.
Ancora volta i poteri forti della Provincia sono stati sconfitti, e anziché prendere atto della loro sconfitta e della necessità di legalità minacciano di indire la gara prorogando in modo illegittimo l'affidamento.
La risorsa idrica non è quindi ancora caduta completamente in mano della Casta e abbiamo ancora la possibilità ristabilire un percorso legittimo e democratico in un territorio già “violentato” dalle infiltrazioni criminali in politica ed in economia.
Pertanto invitiamo i Sindaci il giorno 17 dicembre a non votare l'affidamento a Brianzacque srl ma a darlo a Idra Patrimonio Spa e Alsi Spa.
Infatti Brianzacque srl non può avere i requisiti e nemmeno è ipotizzabile un ciclo idrico integrato in Brianza senza coinvolgere i comuni del CAP / Amiacque e Monza gestito da ACSM-Agam.
Ancora una volta il nostro impegno e il sit-in di oggi di fronte alla sede di Alsi hanno prodotto un grande effetto come per l’inceneritore di Desio e per la Pedemontana. La nostra lotta continua mantenendo fede al nostro voto di democrazia e legalità.
12 DICEMBRE 2012, DOPO IL PRONUNCIAMENTO DELL'AGCM UNA ULTERIORE SCONFITTA PER LA CASTA DELL'ACQUA BRIANZOLA.
Il 12 dicembre 2012, ci risulta che finalmente i 29 Sindaci soci di Alsi abbiano aperto gli occhi. Finalmente i Sindaci hanno compreso che Brianzacque ha ottenuto un affidamento senza avere i requisiti.
L'assemblea di ALSI ha respinto la proposta della casta dell'acqua che voleva utilizzare l'operazione di distribuzione delle riserve per far sì che venissero retrocesse le quote di Brianzacque, facendo in modo che i comuni divenissero proprietari di Brianzacque illegittimamente (come chiarito dall'AGCM). I comuni potranno disporre delle riserve distribuite e in un secondo momento utilizzarle con il legittimo affidatario.
I legittimi affidatari non possono che essere Alsi Spa e Idra Patrimonio Spa. Non vi è altra strada che quella dell'affidamento ad Alsi e l'erogazione dell'attività tramite la controllata Brianzacque.
Nessuna gara è necessaria e nessun altro adempimento che quello dell'affidamento da parte della Azienda Speciale ATO MB a Alsi Spa.
Ancora volta i poteri forti della Provincia sono stati sconfitti, e anziché prendere atto della loro sconfitta e della necessità di legalità minacciano di indire la gara prorogando in modo illegittimo l'affidamento.
La risorsa idrica non è quindi ancora caduta completamente in mano della Casta e abbiamo ancora la possibilità ristabilire un percorso legittimo e democratico in un territorio già “violentato” dalle infiltrazioni criminali in politica ed in economia.
Pertanto invitiamo i Sindaci il giorno 17 dicembre a non votare l'affidamento a Brianzacque srl ma a darlo a Idra Patrimonio Spa e Alsi Spa.
Infatti Brianzacque srl non può avere i requisiti e nemmeno è ipotizzabile un ciclo idrico integrato in Brianza senza coinvolgere i comuni del CAP / Amiacque e Monza gestito da ACSM-Agam.
Ancora una volta il nostro impegno e il sit-in di oggi di fronte alla sede di Alsi hanno prodotto un grande effetto come per l’inceneritore di Desio e per la Pedemontana. La nostra lotta continua mantenendo fede al nostro voto di democrazia e legalità.
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