mercoledì 26 dicembre 2012

Seregno: il PGT non ferma il consumo di suolo


In un recente video diffuso da Seregno TV l'assessore Mazza fa il punto sul nuovo PGT  di Seregno e, come al solito, ci lascia allibiti;  lo sbandiera come un PGT a consumo di suolo "sostanzialmente" pari a zero e per avvalorare questa affermazione sostiene che "l'unica trasformazione da verde ad edificabile riguarda una zona agricola" di proprietà del comune che diventerà produttiva. 

Seregno, via delle Valli - In rosso l'area di proprietà comunale
Quanto a questa zona agricola, la nuova destinazione urbanistica è decisamanete da contrastare, poiché l'area risulta di grande rilevanza paesistica in quanto assicura una continuità agli spazi aperti residui all'interno della conurbazione della Brianza Centrale.

Notevole anche la rilevanza ecologica perché l'area fa parte del corridoio primario - della Rete Ecologica Regionale - di connessione con il Parco Regionale della Valle del Lambro e della Rete Verde di ricomposizione paesaggistica.

Elementi di caratterizzazione ecologica del territorio - Immagine  PTCP di Monza e Brianza  (adottato) Tavola 2
Ma purtroppo questa non è neanche l'unica trasformazione da verde ad edificabile che il nuovo PGT prevede o riconferma dal PRG vigente.

Infatti dalla "tabella di contabilizzazione del consumo di suolo previsto" scopriamo che:
  • 13.525 mq di aree agricole verranno destinati a "grandi opere"
  • 21.523 mq di aree agricole (corrispondenti al terreno di cui sopra) verranno destinati a nuovi cantieri
  • 81.014 mq di aree verdi incolte verranno urbanizzati
  • 249.913 mq di aree verdi incolte rimangono destinati a nuovi cantieri (residuo del PRG vigente)
Dunque quel "sostanzialmente" viene usato da Mazza per mascherare un aumento del consumo di suolo.

Per approfondire:
- La Mazzata di Seregno sul Parco Brianza Centrale
- Una proposta sensata e la difesa del cemento
- Seregno - Osservazioni al PTCP: la salvaguardia degli Ambiti Agricoli Strategici
- La provincia di Monza e Brianza è la più cementificata d'Italia
- Rete verde di ricomposizione paesaggistica (tavola 6a)

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Ennesima riprova che l'Assessore Mazza non sa cosa sia una politica lungimirante e sostenibile del territorio.
    Quel terreno agricolo poteva benissimo essere inserito nel Plis Brianza Centrale mentre invece sarà destinato all'ennesimo INUTILE E VUOTO capannone, con buona pace del futuro delle prossime generazioni che NON vivranno solo di capannoni...

    grazie Assessore, bel regalo di Natale!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Primo Levi, dovunque egli sia, saprà comprendermi...
      perchè volendo parafrasarlo
      vorrei dire se questo, che Seregno vuole trasformare, è un parco regionale
      quando non si perde l'occasione di calpestare il bene comune che appartine a tutti gli esseri viventi
      in nome del cieco profitto di pochi, in nome della nuova religione assoluta chiamata, a destra ma anche a manca, mercato.
      Poi confermare la zona produttiva nel cuore del corridoio primario della RER, la Rete Ecologica Regionale, è quanto di più negativo, incredibile e controsenso che un comune, impegnato nel costituire un parco regionale, potesse pensare. Ma in Italia ed in Brianza, in particolare, tutto può accadadere.
      E infatti accade.
      Vediamo di fermare questo schifo, tenendo presente che inell'area inquestione ci passa pur un collettore fognario di gross dimensioni e probabilmente li sotto si potrebbero trovare anche delle sorprese...
      G.C.

      Elimina

Invitiamo gentilmente chi utilizza questo spazio per i commenti a rimanere in tema con il contenuto del post e a mantenere un linguaggio rispettoso, anche quando le opinioni sono diverse. Si informa che non verranno pubblicati commenti contenenti promozioni commerciali.