martedì 11 marzo 2014

Fermare Pedemontana è necessario per evitare ulteriore danni ad ambiente e territorio

Il pubblico in sala

Riuscita l'assemblea di Insieme in Rete a Lentate Sul Seveso per informare e discutere sulla tratta B1 dell'autostrada pedemontana, delle sue criticità e dell'impatto ambientale e viabilistico sul territorio.
Agli inviti inoltrati da Insieme in Rete, hanno risposto alcuni Sindaci e Assessori, Consiglieri Regionali e Consiglieri Provinciali con cui il coordinamento, da tempo, si rapporta.

La serata si è svolta al Centro Civico Terragni di Camnago (Lentate sul Seveso) con circa un centinaio di partecipanti . 
Al tavolo dei relatori Giuseppe Grassi, dell’Associazione La Puska di Lentate sul Seveso, Gemma Beretta, portavoce di Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile e Presidente del Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso, Alberto Colombo, di Sinistra e Ambiente di Meda, Gianni Del Pero, consigliere regionale del WWF . Dopo una rapida presentazione della storia e dell’attività di Insieme in Rete  costituitosi nel 2007 con l’obiettivo vigilare sull’avanzare dell’opera Pedemontana, la cui realizzazione era già stata decisa con il consenso della maggior parte delle amministrazioni locali e di cui il territorio non conosceva  alcunché.I lavori sono proceduti con l’esposizione dello stato dell’arte dell’avanzamento dell’opera nella tratta A nelle province di Varese e Como e nella successiva Tratta B1 che, da Lomazzo, arriva fino a Lentate sul Seveso. Alberto Colombo ha illustrato i molti punti critici dell’opera già realizzata nella tratta A, con particolare attenzione sull’impatto pesantissimo sull’area del Bosco della Moronera di Lomazzo, devastato dallo svincolo autostradale e alla omissione delle opere di compensazione ambientale che dovrebbero fare parte del progetto. Ben più grave, per altro, la situazione che si prospetta per la Tratta B1, per la quale è stato presentato il progetto esecutivo e al contempo è stato annunciato che – non essendoci tempo e soldi – esso verrà realizzato solo in parte, escludendo tutte le opere di viabilità complementare e accessoria. In altri termini la Tratta B1 consisterà in un nastro di asfalto destinato a collegare Lomazzo con Lentate sul Seveso per immettere il traffico che arriva da Malpensa sull’attuale superstrada Milano-Meda.
I relatori: da sx, G. Grassi -La Puska Lentate, G. Del Pero - WWF Groane, 
G. Beretta -Legambiente Seveso, A. Colombo -Sinistra e Ambiente Meda tutti di Insieme in rete
E’ stato quindi Gianni Del Pero a sottolineare che la posizione di Insieme in Rete, davanti a questa situazione, continua a essere quella che ha caratterizzato il coordinamento in tutti questi anni: una ferma insistenza a segnalare le criticità che rendono inqualificabile l’opera e che chiedono una attenzione particolare dal territorio, come fu il caso del Bosco delle Querce, nel progetto definitivo - poi superato da una variante approvata nel 2011, destinato a essere sbancato e oggi quasi completamente salvaguardato, e prima ancora con l’eliminazione dell’inutile e dannosa “strada di arroccamento”. Con lo stesso fermo atteggiamento Insieme in Rete guarda allo sviluppo dell’opera in questo momento e afferma l’opportunità che l’opera si fermi lì dove ora è arrivata, per evitare ulteriori danni ad ambiente e territorio. 
R. Clerici - Immagina Lomazzo
Nella seconda parte della serata molti e qualificati gli interventi dal pubblico, a partire dagli ospiti invitati dal  coordinamento. In primo luogo il presidente dell’Associazione Immagina Lomazzo, Riccardo Clerici. Un intervento accorato che ha illustrato la situazione drammatica in cui si trova la cittadina di Lomazzo, punto terminale della Tratta A:  dove all’autostrada è stato sacrificato il Bosco della Moronera, bosco secolare che un viaggiatore da Rimini alla Svizzera incontrava dopo centinaia di chilometri  di immersione nel cemento.
Il dramma di questa situazione comporta che ormai la popolazione non vuole sentire parlare di stop a Pedemontana, nel timore che a Lomazzo si concentrino tutti i gravi problemi di viabilità che ora si sono creati. 
In verità la questione è proprio questa: non che l’opera proceda ma che vengano affrontati debitamente i danni che sono stati creati dal suo stesso arrivo sul territorio.

R. Rivolta Sindaco di Lentate
E’ stata quindi la volta dei Sindaci e di altri amministratori. Rosella Rivolta, Sindaco di Lentate sul Seveso ha illustrato la sua solitudine rispetto agli altri  Sindaci della Tratta B1, il cui comportamento si caratterizza per una sostanziale delega senza riserve alla società Pedemontana, nella completa noncuranza dell’impatto dell’opera sul territorio: addirittura, diversamente da quanto esposto dal presidente di Immagina Lomazzo i Sindaci della Tratta B1 hanno illustrato le vasche di laminazione del Lura come un’opera di straordinaria perizia tecnica. Migliore  la situazione con i Sindaci della Tratta B2, con i quali è forte il collegamento e intenso lo scambio. Questi amministratori è stata mantenuto un carteggio con Pedemontana e Regione Lombardia. La Rivolta  ha poi illustrato la lettera di risposta dell’Assessore Del Tenno a questi amministratori. 
C. Monti Cons Com 
Cermenate
La lettera ribadisce che la Tratta B1 verrà realizzata in modo graduale per via della situazione finanziaria e che l’obiettivo di Regione Lombardia è realizzare l’opera nella sua interezza. Nella lettera si menziona anche la questione diossina e si dà rassicurazione relativamente alla caratterizzazione del livello di contaminazione da  TCDD  e dell’ottemperanza della prescrizione del CIPE N. 3. 
Staremo a vedere.
   
La situazione di mancanza di informazioni negli altri Comuni della Tratta B1 è stata confermata dal consigliere Claudio Monti del Comune di Cermenate intervenuto in sala accompagnato da alcune cittadine di Cermenate.
R. Leuratti Vicesindaco di Barlassina
Leuratti, vicesindaco di Barlassina, ha ribadito e confermato quanto affermato dalla Sindaca di Lentate sul Seveso per il fatto che l’opera stia mostrando “il fondo di bottiglia”; ritiene molto grave che si sia cominciata un’opera di queste dimensioni senza la certezza del finanziamento. I Sindaci si opporranno alla realizzazione dell’opera oltre Lomazzo e lo faranno per via istituzionale.

P. Butti Sindaco di Seveso
Paolo Butti, Sindaco di Seveso, ha illustrato la criticità della diossina presente nel territorio contaminato nel 1976 e ha sottolineato l’assurdità e il grosso punto interrogativo rispetto al procedimento adottato per la caratterizzazione del terreno contaminato. 

M. Longhin Pres. 
Cons. Com. di Cesano
Questo aspetto è stato ulteriormente riproposto da Maurilio Longhin, Presidente del Consiglio comunale di Cesano Maderno, il quale ha anche voluto ringraziare il coordinamento per il lavoro di mettere insieme associazioni e istituzioni e per aver dato l’allarme su temi rilevanti come quello della presenza di diossina nella terra ove è previsto il passaggio di Pedemontana in un momento in cui questa vicenda non era stata affatto presa in considerazione.


D. Guerriero Cons. PD 
Prov. di MB
Domenico  Guerriero (PD), Consigliere Provinciale di MB ha definito la Pedemontana  un progetto propaganda rispetto alla quale è sempre più necessario un’operazione verità, dovere principe delle Istituzioni. Guerriero ha anche annunciato che Lentate sul Seveso sarà ospite di un consiglio provinciale esteso a tutti gli amministratori del territorio.
M Gatti Cons. PRC 
Prov di MI
Importante la presenza anche di Massimo Gatti (PRC), Consigliere della Provincia di Milano, che ha esposto tra l’altro l’intervento in Consiglio Provinciale dell’avv. Agnoloni di APL, sostenitore della , ottusa determinazione della Regione a portare a termine l’opera, pur in assenza delle risorse economiche adeguate e con le poche disponibilità proveninti solo dal settore pubblico e non dal privato .

Gli interventi istituzionali si sono conclusi con le parole di Gianmarco Corbetta (M5S) e di Laura Barzaghi (PD), entrambi Consiglieri Regionali. Il primo ha ricordato la sua mozione, presentata n Cons. Regionale il 4/03/014, per chiedere il voto sullo stop a Pedemontana a Lomazzo e ha rimproverato il PD regionale per non aver preso una chiara posizione a riguardo.
G. Corbetta Cons M5S 
Reg. Lombardia

La seconda  ha richiamato il ruolo importante delle istituzioni in questo momento: se gli ambientalisti hanno il compito di tenere insieme, informare, proporre e fare le dovute pressioni, gli amministratori devono governare, ma in questo senso si è creato un vulnus nei confronti delle amministrazioni locali che sono state ignorate e bypassate dalla Regione e da Pedemontana. Barzaghi ha quindi lanciato la sfida importante di creare una strategia comune per ribadire il no all’avanzare dell’opera in una cornice in cui è certo che Regione Lombardia non vuole retrocedere di un millimetro. 
L. Barzaghi Cons. PD 
Reg. Lombardia


Dopo altri interventi da parte dei presenti alla serata (Garofalo, Galimberti, Consigliera Comunale  di Meda, Campi del Comitato ambientale di Lentate sul Seveso,  Radice e Grassi di Copreno, Davide Biggi del coord Nopedemontana) e  dopo due brevi precisazioni di Paolo Butti e Maurilio Longhin, Gianni Del Pero ha richiamato la posizione di Insieme in Rete rispetto alla complessa situazione che si prospetta: lavorare insieme entrando nel merito delle questioni progettuali critiche aperte affiancando e sostenendo il processo istituzionale che porti alla conclusione dei lavori per Pedemontana a Lomazzo e alla cura del territorio devastato, nonché alla soluzione dei gravi problemi di traffico che rimarranno aperti e senza soluzione se non adeguatamente affrontati.

Rassegna stampa: 

Il Giornale di Seregno - 11/3/2014
Il Cittadino - 7 marzo 2014

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