Il pubblico in sala |
Riuscita l'assemblea di Insieme in Rete a Lentate Sul Seveso per informare e discutere sulla tratta B1 dell'autostrada pedemontana, delle sue criticità e dell'impatto ambientale e viabilistico sul territorio.
Agli inviti inoltrati da Insieme in Rete, hanno risposto alcuni Sindaci e Assessori, Consiglieri Regionali e Consiglieri Provinciali con cui il coordinamento, da tempo, si rapporta.
La serata si è svolta al Centro Civico Terragni di
Camnago (Lentate sul Seveso) con circa un centinaio di partecipanti .
Al tavolo
dei relatori Giuseppe Grassi, dell’Associazione La Puska di Lentate sul Seveso,
Gemma Beretta, portavoce di Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile e Presidente
del Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso, Alberto Colombo, di Sinistra e
Ambiente di Meda, Gianni Del Pero, consigliere regionale del WWF . Dopo una
rapida presentazione della storia e dell’attività di Insieme in Rete costituitosi nel 2007 con l’obiettivo vigilare
sull’avanzare dell’opera Pedemontana, la cui realizzazione era già stata decisa
con il consenso della maggior parte delle amministrazioni locali e di cui il
territorio non conosceva alcunché.I
lavori sono proceduti con l’esposizione dello stato dell’arte dell’avanzamento
dell’opera nella tratta A nelle province di Varese e Como e nella successiva
Tratta B1 che, da Lomazzo, arriva fino a Lentate sul Seveso. Alberto Colombo ha illustrato i molti punti critici dell’opera già realizzata nella tratta A, con particolare
attenzione sull’impatto pesantissimo sull’area del Bosco della Moronera di
Lomazzo, devastato dallo svincolo autostradale e alla omissione delle opere di
compensazione ambientale che dovrebbero fare parte del progetto. Ben più grave,
per altro, la situazione che si prospetta per la Tratta B1, per la quale è
stato presentato il progetto esecutivo e al contempo è stato annunciato che –
non essendoci tempo e soldi – esso verrà realizzato solo in parte, escludendo
tutte le opere di viabilità complementare e accessoria. In altri termini la
Tratta B1 consisterà in un nastro di asfalto destinato a collegare Lomazzo con
Lentate sul Seveso per immettere il traffico che arriva da Malpensa
sull’attuale superstrada Milano-Meda.
I relatori: da sx, G. Grassi -La Puska Lentate, G. Del Pero - WWF Groane, G. Beretta -Legambiente Seveso, A. Colombo -Sinistra e Ambiente Meda tutti di Insieme in rete |
E’ stato quindi Gianni Del Pero a sottolineare che la
posizione di Insieme in Rete, davanti a questa situazione, continua a essere
quella che ha caratterizzato il coordinamento in tutti questi anni: una ferma
insistenza a segnalare le criticità che rendono inqualificabile l’opera e che
chiedono una attenzione particolare dal territorio, come fu il caso del Bosco
delle Querce, nel progetto definitivo - poi superato da una variante approvata
nel 2011, destinato a essere sbancato e oggi quasi completamente salvaguardato,
e prima ancora con l’eliminazione dell’inutile e dannosa “strada di
arroccamento”. Con lo stesso fermo atteggiamento Insieme in Rete guarda allo
sviluppo dell’opera in questo momento e afferma l’opportunità che l’opera si
fermi lì dove ora è arrivata, per evitare ulteriori danni ad ambiente e
territorio.
Nella seconda
parte della serata molti e qualificati gli interventi dal pubblico, a partire
dagli ospiti invitati dal coordinamento.
In primo luogo il presidente dell’Associazione Immagina Lomazzo, Riccardo
Clerici. Un intervento accorato che ha illustrato la situazione drammatica in
cui si trova la cittadina di Lomazzo, punto terminale della Tratta A: dove all’autostrada è stato sacrificato il
Bosco della Moronera, bosco secolare che un viaggiatore da Rimini alla Svizzera
incontrava dopo centinaia di chilometri
di immersione nel cemento.
Il dramma di questa situazione
comporta che ormai la popolazione non vuole sentire parlare di stop a
Pedemontana, nel timore che a Lomazzo si concentrino tutti i gravi problemi di viabilità
che ora si sono creati.
In verità la questione è proprio questa: non che l’opera
proceda ma che vengano affrontati debitamente i danni che sono stati creati dal
suo stesso arrivo sul territorio.
R. Rivolta Sindaco di Lentate |
E’ stata quindi la volta dei Sindaci e di altri
amministratori. Rosella Rivolta, Sindaco di Lentate sul Seveso ha illustrato la
sua solitudine rispetto agli altri Sindaci della Tratta B1, il cui comportamento
si caratterizza per una sostanziale delega senza riserve alla società
Pedemontana, nella completa noncuranza dell’impatto dell’opera sul territorio: addirittura,
diversamente da quanto esposto dal presidente di Immagina Lomazzo i Sindaci
della Tratta B1 hanno illustrato le vasche di laminazione del Lura come
un’opera di straordinaria perizia tecnica. Migliore la situazione con i Sindaci della Tratta B2,
con i quali è forte il collegamento e intenso lo scambio. Questi amministratori
è stata mantenuto un carteggio con Pedemontana e Regione Lombardia. La Rivolta ha poi illustrato la lettera di risposta dell’Assessore
Del Tenno a questi amministratori.
C. Monti Cons Com Cermenate |
La lettera ribadisce che la Tratta B1 verrà
realizzata in modo graduale per via della situazione finanziaria e che
l’obiettivo di Regione Lombardia è realizzare l’opera nella sua interezza.
Nella lettera si menziona anche la questione diossina e si dà rassicurazione relativamente
alla caratterizzazione del livello di contaminazione da TCDD e dell’ottemperanza della prescrizione del
CIPE N. 3.
Staremo a vedere.
La
situazione di mancanza di informazioni negli altri Comuni della Tratta B1 è stata confermata dal consigliere Claudio
Monti del Comune di Cermenate intervenuto in sala accompagnato da alcune
cittadine di Cermenate.
R. Leuratti Vicesindaco di Barlassina |
Leuratti, vicesindaco di Barlassina, ha ribadito e
confermato quanto affermato dalla Sindaca di Lentate sul Seveso per il fatto
che l’opera stia mostrando “il fondo di bottiglia”; ritiene molto grave che si
sia cominciata un’opera di queste dimensioni senza la certezza del
finanziamento. I Sindaci si opporranno alla realizzazione dell’opera oltre
Lomazzo e lo faranno per via istituzionale.
P. Butti Sindaco di Seveso |
Paolo Butti, Sindaco di Seveso, ha
illustrato la criticità della diossina presente nel territorio contaminato nel
1976 e ha sottolineato l’assurdità e il grosso punto interrogativo rispetto al
procedimento adottato per la caratterizzazione del terreno contaminato.
M. Longhin Pres. Cons. Com. di Cesano |
Questo
aspetto è stato ulteriormente riproposto da Maurilio Longhin, Presidente del
Consiglio comunale di Cesano Maderno, il quale ha anche voluto ringraziare il
coordinamento per il lavoro di mettere insieme associazioni e istituzioni e per
aver dato l’allarme su temi rilevanti come quello della presenza di diossina
nella terra ove è previsto il passaggio di Pedemontana in un momento in cui
questa vicenda non era stata affatto presa in considerazione.
D. Guerriero Cons. PD Prov. di MB |
Domenico Guerriero (PD), Consigliere Provinciale di MB ha definito la Pedemontana un progetto propaganda rispetto alla quale è
sempre più necessario un’operazione verità, dovere principe delle Istituzioni.
Guerriero ha anche annunciato che Lentate sul Seveso sarà ospite di un
consiglio provinciale esteso a tutti gli amministratori del territorio.
M Gatti Cons. PRC Prov di MI |
Importante la presenza anche di Massimo Gatti (PRC), Consigliere
della Provincia di Milano, che ha esposto tra l’altro l’intervento in Consiglio
Provinciale dell’avv. Agnoloni di APL, sostenitore della , ottusa determinazione
della Regione a portare a termine l’opera, pur in assenza delle risorse
economiche adeguate e con le poche disponibilità proveninti solo dal settore
pubblico e non dal privato .
Gli interventi istituzionali si sono conclusi con le
parole di Gianmarco Corbetta (M5S) e di Laura Barzaghi (PD), entrambi
Consiglieri Regionali. Il primo ha ricordato la sua mozione, presentata n Cons.
Regionale il 4/03/014, per chiedere il voto sullo stop a Pedemontana a Lomazzo
e ha rimproverato il PD regionale per non aver preso una chiara posizione a
riguardo.
G. Corbetta Cons M5S Reg. Lombardia |
La seconda ha richiamato il ruolo importante delle istituzioni in questo momento: se gli ambientalisti hanno il compito di tenere insieme, informare, proporre e fare le dovute pressioni, gli amministratori devono governare, ma in questo senso si è creato un vulnus nei confronti delle amministrazioni locali che sono state ignorate e bypassate dalla Regione e da Pedemontana. Barzaghi ha quindi lanciato la sfida importante di creare una strategia comune per ribadire il no all’avanzare dell’opera in una cornice in cui è certo che Regione Lombardia non vuole retrocedere di un millimetro.
L. Barzaghi Cons. PD Reg. Lombardia |
Dopo altri interventi da parte dei presenti alla
serata (Garofalo, Galimberti, Consigliera Comunale di Meda, Campi del Comitato ambientale di
Lentate sul Seveso, Radice e Grassi di
Copreno, Davide Biggi del coord Nopedemontana) e dopo due brevi precisazioni di Paolo Butti e
Maurilio Longhin, Gianni Del Pero ha richiamato la posizione di Insieme in Rete
rispetto alla complessa situazione che si prospetta: lavorare insieme entrando
nel merito delle questioni progettuali critiche aperte affiancando e sostenendo
il processo istituzionale che porti alla conclusione dei lavori per Pedemontana
a Lomazzo e alla cura del territorio devastato, nonché alla soluzione dei gravi
problemi di traffico che rimarranno aperti e senza soluzione se non
adeguatamente affrontati.
Il Cittadino - 7 marzo 2014 |
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