Il coordinamento ambientalista Osservatorio Ptcp di MB chiede ampliamenti dei Plis e riduzione del consumo di suolo
Gli ambientalisti
di Monza e Brianza hanno presentato, in una conferenza stampa tenuta
lunedì 6 luglio presso il Circolo Libertà di Monza, proposte,
segnalazioni e allarmi sui temi dell'ambiente e dell'urbanistica in
Monza e Brianza. Alla conferenza erano presenti: Gemma Beretta,
presidente di Legambiente Seveso, Giorgio Majoli, di Legambiente Monza e
Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente Meda. L’Osservatorio continua da
tempo il confronto sia sul PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) sia sull’argomento Parchi con l’Area Vasta di Monza e Brianza
(ex Provincia). Gli ambientasti chiedono ai soggetti istituzionali di
accogliere e approfondire le proposte. L'obbiettivo è fermare il consumo
di suolo in Brianza e tutelare le aree verdi ancora libere.
Giorgio Majoli di Legambiente Monza: “ Lo scorso anno il Consiglio Comunale di Monza aveva approvato una variante parziale al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole del PGT.
La finalità era l’individuazione di aree da inserire nei Plis. Si
trattava nel complesso di circa due milioni di mq di aree libere. In
gran parte riguardavano l’accorpamento al Plis del Grugnotorto Villoresi. Ma erano presenti anche 790 mila mq per l’adesione al Parco della Media Valle del Lambro.
Inoltre la variante prevedeva la riclassificazione di circa cento mila
mq di aree in agricole, in linea con le previsioni del Ptcp di MB.
Prosegue Alberto Colombo, Sinistra e Ambiente Meda: “Dallo scorso anno si è saputo ben poco sulla reale adesione a quei Plis. Sappiamo che il Comune di Desio ha avviato un percorso per inserire le proprie aree a verde all’interno del Plis del Grugnotorto Villoresi.
Sollecitiamo quindi la conclusione degli iter per adesione ai due Plis.
Rivolgiamo all’amministrazione comunale la richiesta che,
contestualmente alla verifica di compatibilità del nuovo PGT con il
Ptcp, le aree dei due PLIS, citati prima e anche le altre, vengano
destinate ad AAS (Ambiti Agricoli Strategici), strumento urbanistico
provinciale. In questo modo non si lascia spazio ad interpretazioni
dubbie o alla sovrapposizione di retini (Rete Verde e/o Ambiti di
Interesse Provinciale) che potrebbero portare ad una ambigua lettura
delle carte e dei possibili interventi consentiti. Riteniamo che il
vincolo di AAS sia più forte e cogente tra quelli attualmente
disponibili.
Giorgio Majoli: “Di recente l’amministrazione comunale di Monza ha presentato alla stampa il nuovo Documento di Piano del PGT.
Si tratta di una variante generale in riduzione. Tuttavia presenta
macroscopiche carenze: non sono ancora stati presentati il nuovo Piano
dei Servizi e il Piano delle Regole. Anche l'iter per la VAS
(Valutazione Ambientale Strategica) non è stato completato. Senza questi
strumenti, purtroppo, è difficile dare un giudizio complessivo sul nuovo
piano. Infine, se è pur vero che gli AT (Ambiti di Trasformazione)
vengono ridotti nel numero e individuati soprattutto su aree dimesse,
alcuni progetti non ci lasciano tranquilli.
Ci riferiamo in particolare ai sette Ambiti compatibili
con la Trasformazione (AcT), collocati su aree libere in diverse zone
della città: Bettola, Taccona, Guerrina, Novella, Viale delle Industrie.
Il più rilevante è il cosiddetto “Parco del Riciclo”, situato nella
zona est della città, vicino al cimitero. Li ancora oggi si svolgono
attività legate ad alcune lavorazioni di inerti. In particolare la
destinazione di questo ambito è fortemente osteggiata dai comitati di
quei quartieri, San Donato e Sant'Albino, che ne chiedono una
destinazione a verde, tramite una riqualificazione ambientale.
Siamo preoccupati per gli undici Piani Attuativi previsti: sono un numero elevato!
Di questi, sei sono attualmente in corso di esecuzione. Se venissero
attuate tutte le previsioni edificatorie contenute, a nostro parere ci
sarebbe inevitabilmente un peggioramento della situazione urbanistica
cittadina. Essendo le destinazioni soprattutto residenziali, ne
risentirebbe di conseguenza la vivibilità, condizionata da un incremento
dei flussi di traffico e relative ricadute in inquinamento. Va
ricordato che che la popolazione di Monza è ferma da 35 anni a circa
120.000 abitanti e che il mercato edilizio è in forte crisi di sovra
produzione.
Sosteniamo, quindi, la necessità improrogabile portare a
compimento, non solo gli atti di adesione a Plis, ma anche il PGT di
Monza. Solo in un quadro complessivo di programmazione urbanistica si
può fermare la casualità e la discrezionalità nella scelta degli
interventi edificatori e di riqualificazione”.
Gemma Beretta nel Bosco delle Querce
Gemma Beretta, Legambiente Seveso: “Non
sono aperte partite importanti solo nel comune di Monza: noi del
coordinamento ambientalista Osservatorio Ptcp di MB stiamo intervenendo
su diversi versanti. Abbiamo stabilito una relazione istituzionale con
la Provincia di Monza e Brianza. In particolare ci siamo incontrati più
volte con il consigliere delegato al territorio Domenico Guerriero.
Abbiamo avuto conoscenza di altre amministrazioni (Lissone, Meda,
Seveso, Villasanta etc) che hanno in programma, o stanno elaborando,
varianti ai PGT. In queste situazioni l’osservatorio Ptcp ha presentato suggerimenti e osservazioni sia per evitare ulteriore consumo di suolo, sia per ampliare i Plis esistenti, Brianza Centrale e i parchi regional, Bosco delle Querce di Seveso-Meda.
Da tempo un altro coordinamento a noi affiliato, il Comitato
per il Parco Regionale della Brughiera, lavora per raggiungere una
tutela di livello regionale sulle zone della Brughiera monzese e
comasca. Si sta raggiungendo il risultato consistente nella annessione
nel Parco Regionale Groane di queste aree”. Qui il servizio di approfondimento sul tema.
"A Seregno abbiamo forti preoccupazioni per il Plis Brianza Centrale,
istituito nel 2001. La precedente amministrazione aveva palesato l’idea
di consentire un ridimensionamento e permettere la realizzazione di box altri manufatti all’interno delle aree del Plis. Idea non ancora
smentita dalla attuale amministrazione in carica. Chiediamo alla
Provincia di non avallare queste intenzioni".
"Pensiamo sia necessario ampliare il Parco Brianza Centrale,
inserendo terreni dei comuni di Carate Brianza, Meda, Albiate, Lissone,
Macherio e Sovico così come richiesto da tempo dai gruppi ambientalisti
locali. Sono anche possibili ulteriori inserimenti di aree di pregio
naturalistico e paesaggistico per realizzare connessioni trasversali
est-ovest dei parchi esistenti, Plis Molgora e Rio Vallone. Bisogna
puntare a un maggior grado di tutela delle aree verdi tra Bernareggio
Carnate e Ronco Briantino”. Qui il servizio sul progetto PANE.
Per leggere il testo integrale del Comunicato Stampa cliccare qui.
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