sabato 25 febbraio 2017

WWF Lecco: patrocinio di Regione Lombardia per il progetto BarroBugBox


Il progetto BarroBugBox, promosso da WWF Lecco in collaborazione con Parco Regionale Monte Barro e Apilombardia (Associazione Regionale Produttori Apistici), rappresenta un’iniziativa per contribuire allo studio e alla salvaguardia di insetti impollinatori selvatici che rivestono un ruolo di straordinaria importanza per la conservazione degli ecosistemi. Essi infatti, raccogliendo nettare e polline dai fiori, realizzano la fecondazione incrociata, assicurando la riproduzione di gran parte della flora esistente nonché la produzione di frutti e semi.

Il progetto si concentra in particolare sulle cosiddette “api selvatiche”, ossia Imenotteri Apoidei diversi da Apis mellifera, la ben nota “ape domestica”. Molte delle api selvatiche, contrariamente alle api domestiche che vivono negli alveari, sono solitarie e possono operare in condizioni ecologiche differenti, rivelandosi preziose per l’impollinazione di molte specie floristiche sia selvatiche che di interesse agrario.


Il progetto ha visto la luce nel 2013 con il posizionamento delle prime BugBox casette nido entro i confini del Parco Monte Barro, nella zona dell’Eremo, allo stagno di Prà Pozzetto, nell’area del Roccolo di Costaperla e nei pressi della Baita Pescate. Si tratta di strutture autoprodotte, al cui interno sono posizionati vari materiali (legni forati, cannucce di palude, gusci di chiocciola, pigne, mattoni forati...) che rappresentano un rifugio e un luogo di colonizzazione ideale per numerose specie di impollinatori selvatici.

Nel 2014 è stata la volta delle BugTube, strutture molto più semplici: si tratta di un tubo di plastica della lunghezza di circa 40-50cm, al cui interno sono disposte cannucce di palude di varie dimensioni, rifugio molto apprezzato dagli insetti. Questo tipo di nido artificiale è normalmente posizionato sotto un ramo, una staccionata o un manufatto.


Già dopo alcuni mesi dai primi posizionamenti furono rinvenute le prime colonizzazioni da parte di pronubi selvatici. La raccolta dei dati e il coordinamento scientifico dell’intero progetto è affidato a due giovani collaboratori del WWF Lecco: il Dott. Marco Bonelli (laureato in Scienze della Produzione e Protezione delle Piante) e il Dott. Davide Scaccini (laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie), mentre tutte le attività di posizionamento e manutenzione delle casette sono in carico direttamente agli attivisti dell’Associazione WWF Lecco.

I risultati raggiunti dal progetto lecchese sono stati presentati al XXV Congresso Nazionale di Entomologia che si è svolto a Padova lo scorso giugno, in un poster a titolo "Realizzazione e gestione di siti di nidificazione per i pronubi selvatici del Parco Monte Barro: il Progetto BarroBugBox", particolarmente apprezzato dagli oltre trecento entomologi presenti al Congresso.


Da pochi giorni hanno infine fatto la loro comparsa le BeeHive, strutture in legno resistente (certificato FSC), la cui specificità è data dal fatto che possono essere aperte per la raccolta e l'analisi dei pollini depositati. Il posizionamento, sempre a cura dei volontari WWF Lecco, si è svolto intorno alla metà di febbraio e le casette aspettano la primavera per accogliere i primi ospiti.

La raccolta dei pollini che sarà possibile in queste nuove strutture consentirà di svolgere due distinte tipologie di analisi: una prima utile per individuare quali siano le specie botaniche presenti nel Parco la cui impollinazione potrebbe essere favorita dagli insetti selvatici, una seconda analisi andrà a ricercare la presenza di residui di principi attivi di prodotti fitosanitari nelle diverse aree di raccolta.

Le analisi rappresentano un aspetto di rilevante importanza anche per le positive ricadute sulle produzioni agricole. “L'individuazione di eventuali residui di pesticidi o altri inquinanti permette di valutare l’impatto dell'agricoltura o di altre attività antropiche sull'ambiente.” -dichiara Armando Lazzati, Direttore di APILombardia- “Il risultato opposto, cioè l'assenza di residui o una loro limitata presenza sia in termini quantitativi sia per pericolosità, fornirebbe all'apicoltura un importante elemento per la promozione e valorizzazione dei prodotti apistici locali.”

Proprio in questi giorni è arrivato un importante riconoscimento al progetto, attraverso il patrocinio concesso da Regione Lombardia. “è la prima volta che un progetto WWF Lecco ottiene un patrocinio regionale e per noi è una grande soddisfazione, oltre che un riconoscimento della qualità del lavoro svolto e di quello che ci proponiamo di fare nel prossimo biennio” -dichiara il Presidente di WWF Lecco, Lello Bonelli- “Il risultato raggiunto è molto gratificante per tutti gli attivisti dell’Associazione, per Parco Monte Barro e APILombardia che hanno dall'inizio di sostenere il progetto. Ora l’impegno cresce, anche dal punto di vista economico, perché i costi per le analisi sono parecchio impegnativi. Stiamo cercando di aggregare nuove forme di collaborazione con atenei universitari e altri enti… E speriamo già nei prossimi giorni di avere qualche riscontro positivo. Per ora ci godiamo questo riconoscimento.”.

La storia del progetto BarroBugBox è presente sul sito WWF Lecco (wwf.lecco.it/progetto-barrobugbox), insieme alla mappa dei posizionamenti e una ricca galleria di immagini.

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