giovedì 12 giugno 2025

Dare un nome ai luoghi, far parlare le mappe: Seregno, la toponomastica da rivedere e un bando PNRR per intervenire

Targa stradale con la doppia denominazione: Viale Piave e Piazzale Santuario

Negli ultimi anni, su questo blog abbiamo più volte acceso i riflettori su problemi e incongruenze nella toponomastica locale, con particolare attenzione al caso di Seregno. Le nostre analisi hanno evidenziato:

  • Errori nella denominazione ufficiale di alcune vie;
  • Presenze di doppioni o nomi troppo simili;
  • Intitolazioni poco trasparenti o scarsamente documentate.

Tutte questioni che si riflettono concretamente su indirizzi, servizi di emergenza, recapiti postali, sistemi GIS comunali e perfino sulla memoria collettiva.

Un esempio emblematico è il caso del quartiere Sant’Ambrogio, dove la denominazione di alcune vie risulta ancora oggi confusa o non allineata con l’uso comune e con le indicazioni ufficiali. Altri post hanno messo in luce scelte discutibili nelle intitolazioni più recenti, spesso non accompagnate da un vero coinvolgimento della cittadinanza.

Ora però si apre un'opportunità concreta: è stato pubblicato un nuovo bando PNRR (Misura 1.3.1) rivolto ai Comuni per:

  • Riordinare e verificare l’elenco ufficiale delle strade e dei numeri civici;
  • Georeferenziare correttamente ogni elemento toponomastico;
  • Aggiornare l’ANNCSU, l’Archivio Nazionale dei Numeri Civici e delle Strade Urbane.

Il bando, promosso dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale attraverso la piattaforma PA Digitale 2026, mette a disposizione 56 milioni di euro per i Comuni italiani. Le domande possono essere presentate fino al 15 settembre 2025, salvo esaurimento fondi.

Alla luce dei problemi già discussi nel nostro blog, Seregno potrebbe trarre grande beneficio da questo finanziamento:

  • È un’occasione per mettere ordine nel sistema odonomastico locale;
  • Permetterebbe di aggiornare strumenti come cartografie, portali informativi, mappe turistiche e sistemi digitali comunali;
  • Rappresenterebbe un passo importante verso una gestione più trasparente, precisa e partecipata della toponomastica;
  • Infine, valorizzerebbe anche il lavoro di chi, come noi e altri cittadini attenti, ha già svolto un’opera di documentazione e critica.

Invitiamo l’amministrazione comunale di Seregno a cogliere questa opportunità non solo come adempimento tecnico, ma come percorso da condividere con la comunità:

  • Avviando un censimento partecipato dei nomi di vie e civici;
  • Valutando, con l’aiuto di esperti e storici locali, eventuali correzioni o ridenominazioni;
  • Raccogliendo memorie e testimonianze su nomi tradizionali o significativi.

Il riordino toponomastico non è solo una questione di mappe o numeri civici: riguarda l’identità dei luoghi, la storia dei territori e la funzionalità della vita quotidiana. Grazie al PNRR, oggi c’è una possibilità concreta per trasformare criticità in valore pubblico.

Noi di Brianza Centrale continueremo a seguire da vicino il tema. Intanto, ci auguriamo che il Comune di Seregno – e con esso altri Comuni brianzoli – scelgano di partecipare attivamente a questo percorso di riordino e innovazione.

2 commenti:

  1. Se il comune parteciperà al bando e lo Vincerà occorre coinvolgere anche le scuole e comitati, pubblicare manifesti, un riferimento specifico sul sito del comune, invitare seregno della memoria, coinvolgere (chi sono?) quelli della commissione toponomastica, premiare scuole e/o gruppi cassegnando il nome da loro proposto..... Auguri le idee ci sono, la volontà

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    1. Ringraziamo per il commento, che condividiamo pienamente nello spirito e nei contenuti.
      Ci auguriamo sinceramente che il Comune di Seregno partecipi al bando PNRR, perché si tratta di un’occasione preziosa non solo per sistemare e aggiornare la toponomastica cittadina, ma anche per avviare un’operazione culturale di spessore: ogni intitolazione, infatti, è frutto di un processo culturale e rappresenta un modo per raccontare – o talvolta dimenticare – la storia della città.

      Proprio per questo riteniamo fondamentale che un eventuale progetto venga accompagnato da un percorso partecipativo, che coinvolga scuole, cittadini, comitati di quartiere, storici locali, e preveda anche momenti pubblici di restituzione: mostre, pubblicazioni, premi, installazioni didattiche o manifesti informativi.

      In merito alla commissione toponomastica, non ci risulta che attualmente ne esista una attiva a Seregno (o perlomeno non ne abbiamo trovato traccia nei documenti comunali consultabili). Sarebbe senz’altro opportuno istituirla, coinvolgendo persone e realtà che in questi anni si sono distinte per l’attenzione e lo studio della storia cittadina.

      In questo senso, il coinvolgimento del Circolo culturale "Seregn de la memoria" sarebbe un valore aggiunto naturale e necessario, sia per le competenze storiche sia per il radicamento nella comunità.

      Le idee ci sono, come giustamente dice il commento: ora serve la volontà. E noi continueremo a stimolarla e a seguirne gli sviluppi.

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